L’uso sempre più diffuso delle nuove tecnologie ci pone nella condizione di proporre nuove metodologie ed affrontare i saperi con “linguaggi “ e metodi sempre più efficaci, motivanti e vicini ai nostri alunni.
Mi appresto a sperimentare un metodo che vorrei condividere e sviluppare con altri colleghi, convinto delle molteplici applicazioni e dei suoi possibili sviluppi futuri.
Confidando in una fattiva collaborazione invito i colleghi a inviare qualsiasi richiesta di chiarificazione, collaborazione e pubblicazione all’indirizzo:
Distinti saluti
Prof. Elvio Petrecca
Blog e VoIP come “compensate distance learning”
nei processi d’apprendimento
Sintesi progettuale
L’ipotesi progettuale:
- si pone come intervento di “compensate distance learning” che utilizza il web 2.0 e le potenzialità del blog associate a quelle di un VoIP, in un contesto scolastico sempre più mortificato da fenomeni normativi riduttivi, che non riescono a dare esaurienti risposte educative ai propri utenti;
- nasce dall’esigenza di ampliare gli spazi d’intervento educativo didattico, condividendo le tendeze generali future, che prevedono un insegnamento più flessibilie, e tendezialmente rivolto al distance learning open learning, al multimedia formation;
- è finalizzata al creare continuità educativa e compensativa extracurricolare ed offrire assisenza individualizzata allo scopo di recuperare abilità di base, ma anche sviluppare capacità cognitive e relazionali, creatività e identità personale, consentendo un'educazione più flessibile e continua;
- è utilizzabile in tutte quelle situazioni e condizioni in cui l’interazione didattico educativa tra alunno e insegnante si rivela discontinua, frammentaria, incompleta. (L’ospedalizzazione, alcune patologie che necessitano di terapie intensive, che costringono gli studenti a dover restare per lunghi periodi lantani dalla scuola, ma anche in quei casi di ritardo negli apprendimenti, di forte demotivazione allo studio etc).
Utilizzeremo, prossimamente, questa metodologia con studenti diversamente abili, ai quali sistematicamente viene negato, attraverso la riduzione di ore di sostegno, il diritto allo studio convinti che *“Uleriori spazi di sperimentazione rimangono ancora aperti: proprio partendo dalle molte esperienze realizzate, non sempre adeguatamente conosciute e studiate, è possibile muoversi nella direzione di un confronto e di un incontro sempre più fecondo tra la ricerca universitaria ed il sapere di chi opera nel mondo della scuola”.
Nessun commento:
Posta un commento